amatriciana rivisitata: quando il vino non basta…

le varianti nascono dalla voglia di sperimentare e da una certa sensibilità-intuito sugli accostamenti. a volte è il colore degli ingredienti che ci suggerisce gli abbinamenti, a volte quel che abbiamo in dispensa prossimo alla scadenza, a volte la voglia di cambiare.
alla base rimane la qualità dei prodotti, sempre più rara purtroppo.
questo è un sughetto classico (non proprio salutare) che puoi gustare in un qualsiasi ristorante ma a casa mia comando io e ci aggiungo gli ingredienti che più mi piacciono (qualcuno almeno depurativo). così vi propongo una variante dell’amatriciana .

ingredienti principali:

metti a soffiggere tanto porro (oppure la cipolla di tropea sperimentata altre volte e molto gustosa)

taglia a dadini o striscioline il guanciale e aggiungilo alle cipolle.

fai rosolare, irrora con un bicchierino di brandy e lascialo evaporare.

aggiungi abbondante pomodoro, lascia cuocere a fuoco lento e aggiusta di sale.

cuoci la pasta in abbondante acqua e scolala 2 minuti prima.
fai terminare la cottura con il sugo.
impiatta e gusta

buon appetito!

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